In merito al riassunto della riunionde del 18 febbraio (clicca QUI per leggerlo), ecco una precisazione di Giulia Liberotti, abitante dell'isolato nonché ingegnere edile e coordinatore tecnico per l'aggregato edilizio, riguardo le demolizioni e la differenza tra quelle per la messa in sicurezza pubblica e quelle per gli edifici non recuperabili.
<<Non è che in seguito verranno emanate ordinanze di abbattimento per gli edifici non recuperabili [ovvero per le demolizioni private, non per quelle per la pubblica sicurezza, ndr], questo sarà un problema del proprietario che, tramite il suo tecnico di fiducia dovrà, in caso, dimostrare la necessità di demolire e ricostruire piuttosto che riparare. Tutto questo verrà fatto grazie a due progetti e relative valutazioni economiche sulla convenienza di demolire, smaltire le macerie e ricostruire piuttosto che riparare.>>
Un sentito grazie per l'intervento, che si traduce nei seguenti punti:
- le attuali ordinanze di demolizione per edifici privati riguardano solo quelli che minacciano la pubblica sicurezza (es. la circolazione per le strade)
- per quanta riguarda invece gli altri immobili, non sarà il comune a decidere sulla base della perizia dei tecnici della protezione civile se un edificio privato vada abbattuto o no, ma sarà il privato, tramite il progetto presentato al comune per la ricostruzione della propria abitazione attraverso il proprio tecnico, a dover dimostrare che l'abbattimento è necessario (e conveniente economicamente) rispetto al recupero.
lunedì 22 febbraio 2010
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